Rocca di Monselice: un protocollo di collaborazione tra Immobiliare Marco Polo srl, Regione del Veneto e Università degli Studi di Padova fa ripartire gli scavi archeologici

Recentemente la Giunta regionale del Veneto ha approvato, su proposta dell’Assessore al Bilancio e al Patrimonio, Francesco Calzavara, il provvedimento che definisce l’avvio della collaborazione con l’Università degli Studi di Padova per una nuova attività di scavo e ricerca archeologica all’interno del complesso monumentale della Rocca di Monselice. Tre le parti coinvolte: Immobiliare Marco Polo srl, Regione del Veneto e Università degli Studi di Padova.

Le attività di ricerca condotte in regime di concessione sono iniziate ad ottobre nell’area adiacente al Mastio Federiciano sulla Rocca di Monselice. Le strutture e i reperti rinvenuti tra cui la chiesa altomedievale di Santa Giustina e il cimitero adiacente saranno analizzati e successivamente oggetto di una pubblicazione per la promozione della conoscenza della Rocca e del suo passato storico. L’area di scavo sarà visitabile sabato 23 ottobre all’interno del percorso di visita archeologico-naturalistico sul Colle della Rocca (costo del biglietto euro 4,00); prenotazione obbligatoria al numero di telefono (+39) 0429/72931 o all’indirizzo email info@castellodimonselice.it.

Un accordo della durata di due anni sostenuto nella misura del 50% dall’amministrazione regionale e per il restante 50% dalla società Immobiliare Marco Polo Srl, che dal 2018 cura e valorizza i complessi monumentali di Villa Contarini, a Piazzola sul Brenta, e il Mastio Federiciano di Monselice. Gli scavi archeologici sono curati dal Dipartimento Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova, nella figura della Professoressa Alexandra Chavarria Arnau, con la collaborazione di numerosi studenti.

“La Rocca di Monselice rappresenta un tassello rilevante per la storia, la cultura e le potenzialità turistiche di tutto il Veneto, ed è proprio grazie alla ricerca – afferma Francesco Calzavara, Assessore al Bilancio e al Patrimonio della Regione del Veneto – se oggi possiamo continuare a offrire un futuro al passato custodito nei resti e nei reperti, per diffondere la conoscenza di una bellezza unica del nostro territorio”.

“Ricerca, valorizzazione e custodia rientrano nell’ambito della tutela e della conservazione del nostro patrimonio monumentale e ambientale. Nel Castello di Monselice – ricorda Aldo Rozzi Marin, amministratore unico della società Immobiliare Marco Polo srl – è presente, dal 1998, l’Antiquarium Longobardo che espone i reperti provenienti dalla necropoli scavata alla fine degli anni Ottanta dal professor Gian Pietro Brogiolo a mezza costa del Colle della Rocca e datata alla prima metà del VII secolo. Il cimitero longobardo ha restituito soprattutto le sepolture di guerrieri con le loro armi, cinture, pettini d’osso e oggetti personali, oltre a una crocetta in lamina d’oro decorata con motivi animalistici intrecciati e al centro un monogramma”.

La professoressa Chavarria spiega come “lo scavo abbia l’obiettivo di precisare l’origine di questo insediamento fortificato, collocato in posizione strategica rispetto alla linea di confine tra i territori dell’impero e quelli longobardi ma fondamentale ancora prima, in età tardoantica quando sappiamo che il re Teodorico aveva importanti interessi nella zona. Non a caso la chiesa documentata nella sommità già dal 968 era intitolata alla martire Giustina la cui tomba fu oggetto di monumentalizzazione a Padova nel VI secolo da parte di un funzionario della corte di questo re goto.